Una Carta comune per il benessere sul posto di lavoro
A maggio dello scorso anno, in occasione del convegno "Il lavoro che cambia – Arbeit im Wandel" (comunicato ASP), è stato avviato un processo per l’elaborazione di una Carta comune per il benessere sul posto di lavoro. Gli Input per la realizzazione dello stesso arrivati dalle/dai quasi 400 partecipanti al Convegno tenutosi alla Libera Università di Bolzano (collaboratrici e collaboratori di diversi livelli e qualifiche della pubblica amministrazione).
Il mondo del lavoro è in costante evoluzione, aspetto che ha un impatto anche sul settore pubblico nel ruolo di datore di lavoro. Secondo uno studio dell'ASTAT, alla fine del 2021 in Alto Adige risultavano occupati/e nel settore pubblico 50.693 donne e uomini. Di questi/e, 43.246 lavorano nelle amministrazioni locali (Provincia, Comuni, Comunità comprensoriali, Azienda sanitaria), 6.212 nelle amministrazioni statali (Polizia, Esercito), 1.235 nelle Ferrovie dello Stato e nelle Poste.
L’offerta di un ambiente lavorativo sano, confortevole e accogliente, la fissazione di obiettivi espliciti e chiari e concretamente realizzabili, il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze e dei contributi delle/i dipendenti: questi sono solo alcuni dei quindici principi che un’organizzazione dovrebbe tenere presente per promuovere e garantire il benessere sul posto di lavoro.
La Carta è stata pubblicata nelle tre lingua italiana, tedesca e ladina. Il Manifesto condiviso è disponibile online alle pagine dei rispettivi Comitati Unici di Garanzie del Comitato Pari Opportunità della Libera Università di Bolzano e sulla pagina della Ripartizione Personale della Provincia.
I CUG, Comitati unici di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni per le pubbliche amministrazioni, sono stati istituiti con la legge 4 novembre 2010, n. 183 e operano per assicurare, nell'ambito di lavoro, la realizzazione di un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità, di benessere organizzativo nonché per contrastare qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica.