Nuovo ufficio della Polizia all’Ospedale di Bolzano - Neues Polizeibüro im Krankenhaus Bozen

In occasione della “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari” è stato inaugurato il nuovo ufficio della Polizia di Stato presso l’Ospedale Provinciale di Bolzano.
Il 12 marzo è la “Giornata nazionale di sensibilizzazione e prevenzione contro la violenza nei confronti dei lavoratori del settore sanitario e sociale”. Questo ci ricorda che il personale dei settori sanitario e sociale è spesso esposto a violenza verbale e fisica durante lo svolgimento delle proprie mansioni. Proprio loro, che si impegnano quotidianamente per il benessere delle altre persone, meritano il massimo rispetto.
Una misura importante per la prevenzione della violenza è la presenza costante della polizia in ospedale. Gli agenti della Polizia di Stato di Bolzano sono responsabili della protezione di tutto il personale sanitario nonché di quelli della Croce Bianca e della Croce Rossa. Le denunce delle vittime di violenza possono essere effettuate direttamente nell’ufficio dell’Ospedale di Bolzano. Un altro compito importante e delicato è quello di indagare sui casi sospetti di violenza.
Dall’inizio del 2025, gli agenti della Polizia di Stato che prestano servizio all’Ospedale di Bolzano sono aumentati a quattro, rendendo l’ufficio precedente inadeguato ad accoglierli perché troppo piccoli. Nei nuovi locali, inaugurati oggi in presenza dei media, possono ora svolgere al meglio i loro molteplici e rilevanti compiti. Oltre al Questore della Polizia di Stato di Bolzano, Paolo Sartori era presente anche l’Assessore alla Salute Hubert Messner.
Il Questore Paolo Sartori ha affermato: “La messa a disposizione della Polizia di Stato di nuovi e funzionali Uffici all’interno dell’Ospedale San Maurizio rientra negli ottimi rapporti di collaborazione esistenti tra la Questura di Bolzano e le Autorità Sanitarie altoatesine, nell’ottica di rendere un servizio alla cittadinanza sempre più efficiente, mettendo in grado il personale di Polizia di intervenire in maniera tempestiva per far fronte alle problematiche di varia natura che pressoché quotidianamente mettono a repentaglio la sicurezza del personale sanitario e degli utenti del nosocomio”.
L’Assessore provinciale alla Salute, Hubert Messner, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa: “La sicurezza dei nostri medici, infermiere, infermieri e di tutto il personale del settore sanitario e sociale è un prerequisito fondamentale per un’assistenza sanitaria funzionante. La violenza contro di loro è assolutamente inaccettabile. Con l’inaugurazione del nuovo ufficio di polizia nella Nuova Clinica, stiamo dando un forte segnale di prevenzione, protezione e sostegno. Questo progetto è molto importante per me perché il nostro obiettivo comune è creare un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per tutti coloro che lavorano nel settore sanitario”.
Anche il Direttore generale, Christian Kofler, ha sottolineato che la violenza, in qualsiasi forma, non dovrebbe mai essere tollerata. “In qualità di Direttore generale dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, la mia priorità assoluta è che l'ospedale sia un luogo sicuro per la cittadinanza, i pazienti, ma soprattutto per il personale. La sola presenza della polizia in ospedale contribuisce in modo significativo ad aumentare la sicurezza. Colgo l'occasione per esprimere la mia sincera gratitudine alla Polizia di Stato di Bolzano, soprattutto ai suoi agenti, per l’ottima collaborazione”.
La Direttrice sostituta di Comprensorio, Stefania Bertolami, ha sottolineato che la gentilezza e il rispetto nei confronti del personale sanitario dovrebbero essere argomento centrale non solo il 12 marzo, ma ogni singolo giorno dell’anno: “L’anno scorso, all’Ospedale di Bolzano sono stati segnalati 54 episodi di violenza. Questo numero dimostra quanto sia importante la presenza della Polizia di Stato sul posto”.
I numeri
Nel 2024, all’interno dell’Azienda sanitaria si sono registrate 187 segnalazioni di aggressione. Di queste, il 63,6% sono state aggressioni verbali, il 23% aggressioni verbali e fisiche e il 13% aggressioni fisiche. Gli ambiti più colpiti dal fenomeno sono il Pronto soccorso, la Psichiatria e le sale di attesa. Nel 72,2% degli episodi, vittima è stato il personale infermieristico mentre il personale medico si attesta al 10,7%.
Informazioni per i media:
Ripartizione Comunicazione – Azienda sanitaria dell'Alto Adige
------
Anlässlich des heutigen “Nationalen Tages der Aufklärung und Prävention gegen Gewalt an Beschäftigten im Gesundheits- und Sozialwesen“ wurde im Landeskrankenhaus Bozen ein zusätzliches Büro der Staatspolizei eröffnet.
Am 12. März, dem “Nationalen Tag der Aufklärung und Prävention gegen Gewalt an Beschäftigten im Gesundheits- und Sozialwesen“ wird daran erinnert, dass Mitarbeitende im Gesundheits- und Sozialbereich während ihrer Arbeit oft verbaler und körperlicher Gewalt ausgesetzt sind. Dabei haben gerade sie, die sich tagtäglich für das Wohl anderer Menschen einsetzen, sich allergrößten Respekt verdient.
Eine wichtige Maßnahme zur Gewaltprävention ist die ständige Anwesenheit der Polizei im Krankenhaus. Die Angehörigen der Staatspolizei Bozen sind dort für den Schutz des gesamten Gesundheitspersonals und auch des Personals des Weißen und Roten Kreuzes zuständig. Zeugenaussagen von Gewaltopfern können direkt im Büro im Krankenhaus Bozen abgegeben werden. Eine weitere wichtige und heikle Aufgabe ist, Verdachtsfällen von erlittener Gewalt nachzugehen.
Seit Anfang 2025 verrichten fünf Mitarbeitende der Staatspolizei im Krankenhaus Bozen ihren Dienst, somit ist das bisherige Büro ist zu klein geworden. In der neuen Räumlichkeit, die heute den Medien vorgestellt wurde, können sie nun ihren vielfältigen und verantwortungsvollen Aufgaben besser nachgehen. Neben dem Quästor der Staatspolizei Bozen, Paolo Sartori, war bei der Eröffnung auch Gesundheitslandesrat Hubert Messner anwesend.
„Die Bereitstellung dieses neuen und funktionellen Büros im Landeskrankenhaus Bozen für die Staatspolizei zeugt für die ausgezeichnete Zusammenarbeit zwischen der Staatspolizei Bozen und den Verantwortlichen im Südtiroler Gesundheitswesen“, äußerte sich Quästor Paolo Sartori. „Ziel ist es, den Bürgerinnen und Bürgern einen noch besseren Dienst anzubieten und es der Polizei zu ermöglichen, rechtzeitig einzugreifen. Sie kann so den verschiedenen Problemen entgegentreten, die beinahe täglich die Sicherheit des Gesundheitspersonals und der Patientinnen und Patienten gefährden.“
Gesundheitslandesrat Hubert Messner betonte die Bedeutung dieser Initiative: „Die Sicherheit unserer Ärztinnen, Ärzte, Pflegekräfte und aller Beschäftigten im Gesundheits- und Sozialwesen ist Grundvoraussetzung für eine funktionierende Gesundheitsversorgung. Gewalt gegen sie ist absolut inakzeptabel. Mit der Eröffnung des neuen Polizeibüros in der Neuen Klinik setzen wir ein starkes Zeichen für Prävention, Schutz und Unterstützung. Dieses Projekt ist mir sehr wichtig, denn es ist unser gemeinsames Ziel, ein sicheres und respektvolles Arbeitsumfeld für alle im Gesundheitswesen Tätigen zu schaffen.“
Auch Generaldirektor Christian Kofler hob hervor, dass Gewalt, in welcher Form auch immer, niemals toleriert werden dürfe. „Als Generaldirektor des Südtiroler Sanitätsbetriebes ist es für mich oberste Priorität, dass das Krankenhaus ein sicherer Ort für die Bürgerinnen und Bürger, die Patientinnen und Patienten, aber auch vor allem für die Mitarbeitenden ist. Allein durch ihre Anwesenheit im Krankenhaus trägt die Polizei signifikant zur Erhöhung der Sicherheit bei. Ich darf bei dieser Gelegenheit der Staatspolizei Bozen und vor allem den Beamtinnen und Beamten meinen aufrichtigen Dank für die gute Zusammenarbeit aussprechen.“
Die stellvertretende Bezirksdirektorin, Stefania Bertolami, unterstrich, dass Freundlichkeit und Respekt im Umgang mit dem Gesundheitspersonal nicht nur am 12. März, sondern an jedem einzelnen Tag im Jahr selbstverständlich sein sollten. „Im Krankenhaus Bozen wurden im vergangenen Jahr 54 Gewaltvorfälle gemeldet. Diese Zahl verdeutlicht, wie wichtig es ist, dass die Staatspolizei vor Ort anwesend ist“, so Bertolami.
Zahlen und Fakten
Im gesamten Sanitätsbetrieb wurden im Jahr 2024 187 Aggressionen gemeldet. Davon betrafen 63,6% verbale Gewalt, 23% verbale und körperliche Gewalt und 13,4% körperliche Aggressionen. Am häufigsten waren die Bereiche Notaufnahme, Psychiatrie und die Warteräume betroffen. 72,2% der Vorfälle richteten sich gegen Krankenpfleger und -pflegerinnen und 10,7% gegen das ärztliche Personal.
Informationen für die Medien:
Abteilung Kommunikation, Südtiroler Sanitätsbetrieb