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Tecnologia all'avanguardia per la Medicina Nucleare

Paolo Savio

La tomografia a emissione di positroni (PET) è una tecnica diagnostica di imaging biomedico molto precisa, che svolge un ruolo particolarmente importante nella diagnosi e nel monitoraggio delle malattie tumorali. Con la tomografia PET è possibile rendere visibili anche i più piccoli cambiamenti, così da poter rilevare in modo affidabile, ad esempio, dove si trova esattamente un tumore, se si è diffuso o come risponde alla terapia.

Lo scorso gennaio, il tomografo PET-TAC, in funzione dal 2007 presso il Servizio di Medicina Nucleare dell'Azienda sanitaria, è stato sostituito da un nuovo tomografo PET-TAC all'avanguardia. Non solo, nel frattempo ne è stato installato anche un secondo, identico al primo. I nuovi dispositivi sono monitorati da un'unica sala di controllo centralizzata.

L'Assessore provinciale alla Salute Hubert Messner sottolinea: "Gli investimenti nel settore della Medicina Nucleare rappresentano un progresso significativo per la Sanità dell’Alto Adige. I nuovi scanner PET-CT e i miglioramenti delle infrastrutture aumentano l'accuratezza diagnostica e riducono l'esposizione alle radiazioni per i/le pazienti. Queste evoluzioni tecnologiche contribuiscono in modo significativo a rendere ancora più ottimale la qualità e l'efficienza dei nostri servizi sanitari."

Il Direttore generale Christian Kofler: "Mi riempie di gioia poter partecipare alla presentazione di queste apparecchiature così all'avanguardia, che ora sono parte integrante del Servizio aziendale di Medicina Nucleare. È un ottimo esempio di come l'Azienda sanitaria dell’Alto Adige sia in grado di offrire ai/alle pazienti una medicina moderna e di altissimo livello. Questo tipo di esame diagnostico, così complesso, adesso può essere offerto con un'accuratezza ancora maggiore."

Il Direttore sanitario Josef Widmann: "Gli esami eseguiti con il tomografo a emissione di positroni (PET) sono molto complessi. La Medicina Nucleare è un servizio aziendale in cui collaboratrici e collaboratori dell’area tecnica e di quella medica, insieme ad altro personale sanitario, lavorano in modo interdisciplinare. Circa l'80% degli esami riguarda l'oncologia, un 10% circa le malattie neurologiche e un ulteriore 10% le indicazioni non oncologiche, soprattutto per la diagnosi di infezioni di origine sconosciuta. Con questo secondo dispositivo Pet è stato acquistato un apparecchio di altissimo livello, che ha già portato a una significativa riduzione dei tempi di attesa, nonostante l'aumento delle richieste, e ad un miglioramento della qualità."

Andrea Marri, Direttore della Ripartizione di Ingegneria Clinica: "Grazie ai finanziamenti dell'UE (NextGenerationEU), il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) ha finanziato la sostituzione, in tutta la Provincia, di 23 grandi apparecchiature ormai datate. Nel contesto del PNRR, tutti gli ospedali dell'Alto Adige riceveranno sofisticate apparecchiature di grandi dimensioni, secondo le più recenti tecnologie. Il tomografo PET-TAC del Servizio di Medicina Nucleare di Bolzano è costato oltre 2,5 milioni di euro ed è un sistema di altissima qualità, completo di tutte le funzioni che consentono di eseguire un'ampia gamma di esami diagnostici."

Mohsen Farsad, Primario del Servizio di Medicina Nucleare, ha spiegato che la messa in funzione dei due nuovi apparecchi comporta grandi vantaggi sia per le/i pazienti che per il personale medico: "È particolarmente importante disporre di due apparecchi identici quando si deve controllare la progressione di un tumore, in quanto i/le pazienti possono essere esaminati/e con entrambi. Con la messa in funzione dei nuovi dispositivi PET, ora abbiamo a disposizione il doppio della capacità e attualmente non vi sono tempi di attesa. Questo significa che, ai nostri pazienti e alle nostre pazienti, siamo in grado di garantire una TAC entro massimo una settimana in caso di indicazioni urgenti. Soprattutto quando si tratta di malattie oncologiche, è molto importante che la tomografia PET venga eseguita in modo tempestivo."

Come avviene l’esame diagnostico?
Circa un'ora prima dell'esame, al/alla paziente viene somministrato un cosiddetto radiofarmaco, vale a dire una sostanza radioattiva a bassa quantità che è innocua per l'uomo. Con i nuovi dispositivi, ora, a Bolzano, si possono utilizzare tutti e sette i radiofarmaci autorizzati in Italia, i cosiddetti "tracer" (traccianti). Due di questi tracer vengono addirittura prodotti direttamente in ospedale da un radio-farmacista della Medicina Nucleare. Con il vecchio apparecchio l'esame richiedeva 20-25 minuti, mentre con i due nuovi tomografi può essere eseguito in 10-11 minuti. Poiché la sensibilità dei dispositivi è maggiore e si ottiene la stessa qualità di immagine con un sistema a dose ridotta, anche l'esposizione alle radiazioni a cui devono essere sottoposti/e i/le pazienti è inferiore. Lo stesso vale per le collaboratrici e i collaboratori che, durante il lavoro, sono esposti a meno radiazioni. Grazie a un minore utilizzo di radiofarmaci, è possibile ottenere anche una notevole riduzione dei costi. I nuovi dispositivi apportano quindi un miglioramento significativo nella procedura diagnostica.

Anche i locali della Medicina Nucleare sono stati progettati per essere più a misura di paziente. È stata allestita una sala dedicata alle anamnesi, che offre maggiore privacy e rende più confortevole l'attesa dei/delle pazienti sottoposti/e a un esame PET.