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LA BACHECA DEL DIRETTORE Stefano Mascheroni

Paolo Savio

Cari amici parte da oggi una piccola bacheca nella quale mensilmente esporrò tematiche legate al mondo della sanità con l’obiettivo di chiarire o di approfondire aspetti che potrebbero non essere chiari o sui quali è opportuno riflettere.

Partiamo dal descrivere il nostro sistema sanitario: com’è nato e com’è costituito.

Il Servizio Sanitario Nazionale, altrimenti conosciuto con la sigla SSN, è l'insieme delle funzioni, delle attività e dei servizi sanitari gestiti dallo Stato italiano per tutelare la salute dei cittadini.

Attraverso il SSN ogni cittadino italiano vede quindi garantito il suo Diritto alla Salute come definito nella Costituzione Italiana all’art. 32:

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Le origini del Servizio Sanitario Nazionale
Prima dell'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, la sanità in Italia era fondata su un insieme di enti mutualistici, chiamati anche casse mutue. Tali enti avevano competenza specifica su determinate categorie di lavoratori.

In questo senso, il diritto alla salute era un privilegio non tanto dei cittadini quanto più di chi aveva un impiego, creando così forti discriminazioni nella popolazione.

Una prima svolta organizzativa si ebbe nel dopo guerra. Nel 1958, grazie alla legge n. 296 venne istituito il Ministero della sanità.

Una decina di anni dopo, nel 1968, venne legiferata la legge n. 132 che ebbe il ruolo di aggiornare il sistema degli ospedali definendoli enti pubblici.

Di fatto, la vera e propria nascita del Servizio Sanitario Nazionale avvenne il 24 dicembre 1978 con la riforma sanitaria n. 833. 

Tale riforma sostituisce il modello mutualistico istituendo il modello universalistico della tutela alla salute. In tal senso, gli oneri della spesa sanitaria si posero a carico dello Stato.

Successivamente, nei primi anni Novanta, si formalizzò l'aziendalizzazione delle Unità Sanitarie Locali (USL) trasformatesi in Aziende Sanitarie Locali (ASL). Inoltre, vennero anche definiti i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) come garanzia a tutti i cittadini.

I principi del Servizio Sanitario Nazionale
Nel momento della sua istituzionalizzazione, il SSN ha preso forma secondo alcuni principi: fondamentali e organizzativi.

I principi fondamentali del SSN
Tre sono i principi fondamentali che caratterizzano il Servizio Sanitario Nazionale italiano.
  1. Universalità: le prestazioni sanitarie sono una risorsa della comunità e pertanto sono estese a tutta la popolazione.
  2. Uguaglianza: i servizi sono erogati senza alcun tipo di distinzione o discriminazione per i cittadini. Non sono quindi considerate differenze individuali, sociali o economiche.
  3. Equità: le prestazioni sono garantite con parità di accesso in rapporto a uguali bisogni di salute. 

I principi organizzativi del SSN
Accanto ai principi fondamentali, il Servizio Sanitario Nazionale si poggia su alcuni principi organizzativi, base fondante della sua organizzazione.
  • Centralità della persona. Racchiude una serie di diritti che possono essere esercitati dal cittadino e che rappresentano dei doveri per gli operatori sanitari. Tra questi si ha la libertà della scelta del luogo in cui accedere alle cure, il diritto all'essere informato sulla malattia e sulla terapia.
  • Responsabilità pubblica per la tutela del diritto alla salute. Prevede competenze di tipo legislativo attraverso i LEA su tutto il territorio nazionale.
  • Collaborazione tra i livelli di governo del SSN. Esplicita come Stato, Regioni, Aziende e Comuni debbano collaborare nel relativo ambito di competenza per assicurare l'erogazione delle cure.
  • Valorizzazione della professionalità degli operatori sanitari. Sancisce che la professionalità dei medici e degli operatori sanitari si completi anche nella capacità di interagire e relazionarsi con pazienti e colleghi.
  • Integrazione socio-sanitaria. Sottolinea il ruolo dell'assistenza sanitaria integrativa per le prestazioni così da garantire continuità tra cura e riabilitazione.

Struttura e strumenti del SSN
Il Sistema Sanitario Nazionale prende forma in tre diversi livelli.

Il primo livello considera il governo centrale dello Stato e comprende tutte le Istituzioni correlate: dal Ministero della Sanità al Consiglio Superiore di Sanità fino all'Istituto Superiore di Sanità e alla Conferenza Stato-Regioni (e province autonome).

Il secondo livello è di tipo regionale e racchiude gli enti locali, tra cui: l'assessorato alle attività sanitarie; la Conferenza regionale permanente; l'agenzia per i servizi sanitari regionali (provinciali per le province autonome).

Infine, il terzo livello è di tipo territoriale per riuscire ad ottenere un'ampia capillarità in tutto lo Stato. Include quindi sia le ASL, Aziende Sanitarie Locali, sia le aziende ospedaliere. 

Tutti e tre questi livelli fanno leva su due strumenti fondamentali del SSN: il piano sanitario nazionale con il quale vengono definiti ogni triennio gli obiettivi, le priorità, le modalità da perseguire; il Fondo Sanitario Nazionale tramite il quale sono definiti gli investimenti annuali.