Intervento dell’Assessore Hubert Messner
Sviluppo del servizio sanitario dell’Alto Adige: Rafforzamento
dell’assistenza territoriale
Cari lettori della newsletter del Centro di Tutela dei Diritti del Malato ODV, i cambiamenti demografici ed epidemiologici pongono grandi sfide al servizio sanitario altoatesino. L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche richiedono soluzioni innovative e sostenibili. Un terzo della popolazione altoatesina soffre di malattie croniche, che causano il 70% dei costi sanitari. Per affrontare queste sfide, puntiamo sul rafforzamento dell’assistenza territoriale come chiave per un sistema sanitario sostenibile.
Entro il 2026 verranno costruite dieci case della comunità in Alto Adige, che offriranno un’assistenza sanitaria di alta qualità vicino a casa. Queste case, distribuite tra Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico, Egna, Laives, Naturno, Chiusa, Vipiteno e San Candido, permetteranno un accesso facilitato ai servizi sanitari e sociali. Grazie alla stretta collaborazione tra medici di medicina generale, specialisti, infermieri e servizi sociali, sarà garantita un’assistenza centrata sul paziente.
Le case della comunità si distinguono per la loro collaborazione multiprofessionale. Medici di medicina generale, pediatri, specialisti, infermieri, fisioterapisti, logopedisti e molti altri operatori sanitari lavorano fianco a fianco per garantire un’assistenza completa. Questa assistenza integrata riduce i ricoveri ospedalieri, alleggerisce i pronto soccorso e accorcia i tempi di attesa per le visite ambulatoriali.
Un altro passo importante è la costruzione di tre ospedali di comunità a Bolzano, Merano ed Egna. Queste strutture offriranno letti intermedi per i pazienti dimessi dall’assistenza acuta o che necessitano di un’assistenza minore. Inoltre, sono già attive cinque centrali operative territoriali (COT), che coordinano la transizione tra ospedale e assistenza domiciliare. Queste centrali svolgono un ruolo cruciale nell’assegnazione dei pazienti ai letti intermedi e alle case di riposo.
Il rafforzamento dell’assistenza domiciliare è un altro elemento centrale della nostra strategia. Attraverso l’espansione progressiva dell’assistenza domiciliare integrata e dell’assistenza familiare, possiamo garantire un’assistenza continua. Anche i team di cure palliative saranno ampliati per garantire un’assistenza completa in rete con i servizi di cure palliative ospedaliere.
Le misure per rafforzare l’assistenza territoriale sono il motore principale per lo sviluppo del nostro sistema sanitario. Consentono un’assistenza sanitaria efficiente, coordinata e centrata sul paziente, che risponde alle esigenze della nostra popolazione e rende il sistema sanitario altoatesino pronto per il futuro.
Desidero ringraziare il Centro di Tutela dei Diritti del Malato Alto Adige ODV e tutti coloro che con il loro impegno e supporto contribuiscono allo sviluppo del nostro servizio sanitario. Insieme possiamo migliorare ulteriormente l’assistenza sanitaria in Alto Adige. È bello vedere come tante persone si impegnano per il nostro benessere e la nostra salute.
Cordiali saluti,
Hubert Messner
Assessore provinciale alla Prevenzione sanitaria e alla Salute
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Weiterentwicklung des Südtiroler Gesundheitssystems: Stärkung der wohnortnahen Versorgung Liebe Leserinnen und Leser des Newsletters des Zentrums für den Schutz der Patientenrechte EO, die demografischen und epidemiologischen Veränderungen stellen das Südtiroler Gesundheitssystem vor große Herausforderungen. Die Alterung der Gesellschaft und der Anstieg chronischer Erkrankungen erfordern innovative und nachhaltige Lösungen. Ein Drittel der Südtiroler Bevölkerung leidet an chronischen Krankheiten, die 70 % der Gesundheitskosten verursachen. Um diesen Herausforderungen zu begegnen, setzen wir auf die Stärkung der wohnortnahen Versorgung als Schlüssel für eine zukunftsfähige Gesundheitsversorgung.
Bis 2026 werden zehn Gemeinschaftshäuser in Südtirol errichtet, die eine hochwertige Gesundheitsversorgung in Wohnortnähe bieten. Diese Häuser, verteilt auf Bozen, Meran, Brixen, Bruneck, Neumarkt, Leifers, Naturns, Klausen, Sterzing und Innichen, ermöglichen einen niederschwelligen Zugang zu medizinischen und sozialen Diensten.
Durch die enge Zusammenarbeit von Allgemeinmedizinern, Fachärzten, Pflegekräften und Sozialdiensten wird eine patientenzentrierte Versorgung aus einer Hand gewährleistet.
Die Gemeinschaftshäuser zeichnen sich durch ihre multiprofessionelle Zusammenarbeit aus. Allgemeinmediziner, Kinderärzte, Fachärzte, Pflegekräfte, Physiotherapeuten, Logopäden und viele weitere Gesundheitsdienstleister arbeiten Hand in Hand, um eine umfassende Betreuung zu gewährleisten. Diese integrierte Versorgung reduziert Krankenhauseinweisungen, entlastet die Notaufnahmen und verkürzt die Wartezeiten im ambulanten Bereich.
Ein weiterer wichtiger Schritt ist der Aufbau von drei Gemeinschaftskrankenhäusern in Bozen, Meran und Neumarkt. Diese Einrichtungen bieten Intermediärbetten für Patienten, die aus der Akutversorgung entlassen wurden oder einen geringeren Betreuungsbedarf haben. Zudem werden fünf wohnortnahe Einsatzzentralen aktiviert, die den Übergang zwischen Krankenhaus und häuslicher Versorgung koordinieren. Diese Zentralen spielen eine entscheidende Rolle bei der Zuweisung von Patienten in die Intermediärbetten und in Seniorenwohnheime.
Die Stärkung der Hauskrankenpflege ist ein weiterer zentraler Bestandteil unserer Strategie. Durch den sukzessiven Ausbau der integrierten Hauskrankenpflege und der familienzentrierten Pflege können wir eine kontinuierliche Betreuung sicherstellen. Die Palliative Care Teams werden ebenfalls ausgebaut, um eine umfassende Versorgung im Netzwerk mit den stationären Palliativdiensten in den Krankenhäusern zu gewährleisten.
Die Maßnahmen zur Stärkung der wohnortnahen Versorgung sind der Haupttreiber für die Weiterentwicklung unseres Gesundheitssystems. Sie ermöglichen eine effiziente, koordinierte und patientenzentrierte Gesundheitsversorgung, die den Bedürfnissen unserer Bevölkerung gerecht wird und das Südtiroler Gesundheitswesen fit für die Zukunft macht.
Ich möchte das Zentrum für den Schutz der Patientenrechte EO und allen Beteiligten für ihr Engagement und ihre Unterstützung danken.
Gemeinsam können wir die Gesundheitsversorgung in Südtirol weiter verbessern. Es ist schön zu sehen, wie sich so viele Menschen zum Wohl unserer Gesundheit einbringen und zur Weiterentwicklung des Systems beitragen.
Mit freundlichen Grüßen,
Hubert Messner
Landesrat für Gesundheitsvorsorge und Gesundheit