News

Il sistema sanitario dell'Alto Adige: punti di forza e sfide - Südtiroler Gesundheitssystem: Stärken und Herausforderungen

Paolo Savio

L'assessore alla Prevenzione sanitaria e alla Salute, Hubert Messner, commenta il recente rapporto "Monitoraggio dei LEA attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia – Metodologia e risultati dell'anno 2023", pubblicato dal Ministero della Salute. Questo rapporto valuta l'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) da parte delle Regioni italiane, analizzando le performance del servizio sanitario in tre macro-aree: prevenzione, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera.

Nel settore della prevenzione, dove il sistema sanitario altoatesino ha ottenuto un punteggio di 58 su 100, classificandosi al 16° posto tra le regioni, l’assessore Messner individua la causa principale di questo risultato relativamente basso non tanto nei programmi di prevenzione, quanto piuttosto nel tasso di copertura vaccinale insufficiente, in particolare tra i bambini sotto i 24 mesi. "Le vaccinazioni rappresentano un ambito in cui storicamente siamo sempre rimasti indietro rispetto ad altre Regioni e dove è necessario un recupero. Il basso tasso di copertura vaccinale, specialmente tra i bambini sotto i due anni, spiega la nostra performance meno brillante nel settore della prevenzione", sottolinea Messner.

Per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera (62 punti, 18° posto), i fattori che hanno influenzato la valutazione sono principalmente la codifica delle prestazioni (attribuzione a DRG medici o chirurgici) e la distribuzione geografica dei servizi sanitari, in particolare nel settore chirurgico. Ad esempio, l’indicatore relativo agli interventi per il carcinoma mammario è stato valutato negativamente poiché il numero minimo di operazioni richieste non è stato raggiunto nei due ospedali di Bressanone e Brunico. Messner spiega: "Se sommiamo gli interventi per il carcinoma mammario eseguiti nei due ospedali, superiamo di gran lunga il numero minimo richiesto. Il problema è quindi nella distribuzione delle prestazioni tra diverse sedi, non nella loro adeguatezza o qualità".

Messner si dichiara invece molto soddisfatto della valutazione dell’assistenza territoriale (82 punti, 8° posto). L’Alto Adige ha migliorato il proprio punteggio di cinque punti rispetto all'anno precedente. Il potenziamento e lo sviluppo dell’assistenza territoriale sono per lui una priorità. "Anche se abbiamo ancora alcune difficoltà nella raccolta e gestione dei dati, mi fa particolarmente piacere che abbiamo fatto progressi significativi nell'assistenza palliativa e domiciliare, sia attraverso il servizio infermieristico domiciliare che nelle case di riposo e residenze per anziani. Questi progressi vengono ora confermati anche dai dati attuali", conclude l’assessore.

------

Gesundheitslandesrat Hubert Messner nimmt zur kürzlich veröffentlichten Studie des Gesundheitsministeriums Stellung, in der die Einhaltung der sogenannten LEAs (Livelli Essenziali di Assistenza  Wesentliche Betreuungsstandards WBS) in der Gesundheitsversorgung anhand verschiedener Indikatoren bewertet wurde. Die Erhebung bezieht sich auf das Jahr 2023 und analysiert die Leistung des Gesundheitsdienstes in drei Hauptbereichen: Prävention, wohnortnahe beziehungsweise territoriale Versorgung und Krankenhausbetreuung.

Im Bereich Prävention, in dem das Südtiroler Gesundheitssystem mit 58 von 100 möglichen Punkten bewertet wurde und auf Rang 16 der Regionen liegt, sieht Gesundheitslandesrat Hubert Messner den Hauptgrund für diese vergleichsweise niedrige Bewertung weniger in den Präventionsprogrammen als vielmehr in der unzureichenden Durchimpfungsrate, insbesondere bei Kindern unter 24 Monaten. "Impfungen sind ein wichtiger Bereich, in dem wir historisch immer schon hinter anderen Regionen zurückliegen und in dem wir dringend aufholen müssen. Die niedrige Durchimpfungsrate, speziell bei den Unter-Zweijährigen, erklärt unser schwaches Abschneiden im Bereich Prävention", betont Landesrat Messner.

Bei der Krankenhausversorgung (62 Punkte, Platz 18) liegen die Gründe für die Bewertung vor allem in der Kodifizierung von Leistungen (Zuweisung zu internistischen oder chirurgischen DRGs, Diagnostic Related Groups) sowie in der geografischen Verteilung von medizinischen Leistungen, insbesondere im chirurgischen Bereich. So wurde beispielsweise der Indikator für Eingriffe bei Mammakarzinomen negativ bewertet, da die vorgegebene Mindestanzahl an Operationen an den Standorten Brixen und Bruneck jeweils nicht erreicht wurde. "Wenn wir die Mammakarzinom-Eingriffe an diesen beiden Standorten zusammenzählen, übertreffen wir die vorgeschriebene Mindestanzahl sogar deutlich. Das Problem liegt also in der Verteilung der Leistungen auf verschiedene Standorte – nicht in der Angemessenheit und Qualität der Versorgung", erklärt Landesrat Messner.

Mit der Bewertung der wohnortnahen Versorgung (82 Punkte, Platz 8) zeigt sich Messner hingegen sehr zufrieden. Südtirol konnte sich in diesem Bereich im Vergleich zum Vorjahr um fünf Punkte verbessern. Die Stärkung und der Ausbau der wohnortnahen Betreuung seien für ihn eine Priorität. "Auch wenn wir in der Datenerfassung noch einzelne Probleme haben, freut es mich besonders, dass wir in der Palliativversorgung und der häuslichen Betreuung – sowohl durch den Hauskrankenpflegedienst als auch in den Seniorenwohnheimen – wesentliche Fortschritte erzielen konnten. Diese positiven Entwicklungen spiegeln sich nun auch in den aktuellen Daten wider", hebt Landesrat Messner hervor.